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MOSCHEA A CORREGGIO (RE)

CONSIGLIO COMUNALE DI CORREGGIO DEL 25 OTTOBRE 2002



ODG DEL GRUPPO FEDERATO DELL'ULIVO PER CORREGGIO

ALLEGATO AL PUNTO NR.14 (ALIENAZIONE TERRENO PER COSTRUZIONE MOSCHEA)



APPROVVATO ALL'UNANIMITA' DAL CONSIGLIO COMUNALE NELLA SEDUTA DEL 25 OTTOBRE 2002 (Assenti i Gruppi Consigliari "Lista Civica Correggio" e "Lega Nord")



PREMESSO CHE



La città di Correggio è stata interessata negli ultimi anni da un processo di crescente immigrazione che ha portato al 31/12/01 ad avere 1051 cittadini extracomunitari residenti.



Una delle più significative comunità di extracomunitari presenti nella nostra città è quella mussulmana.



L'Amministrazione Comunale ha realizzato in questi anni significative politiche di integrazione a livello educativo, culturale, sociale, sportivo con i cittadini extracomunitari giunti sul nostro territorio sviluppando relazioni costruttive con i rappresentanti delle varie comunità.



CONSIDERATO CHE



L'Amministrazione Comunale crede fermamente nella possibilità di riuscire a costruire condizioni di civile convivenza tra i cittadini di diverse culture, tradizioni e fedi religiose presenti sul proprio territorio sulla base del rispetto reciproco e sulla base di un PATTO DI CITTADINANZA costruito sui principi fondamentali della Carta Costituzionale.



L'Amministrazione Comunale crede inoltre che la città e tutte le sue varie componenti compresa la comunità islamica sapranno affrontare la sfida del confronto e dell'integrazione assumendosi ciascuno le proprie responsabilità.



L'Amministrazione si è impegnata insieme alle associazioni che rappresentano la comunità islamica a individuare soluzioni compatibili e dignitose per l'esercizio del diritto di culto.



Su esplicita richiesta di un gruppo di cittadini l'Amministrazione Comunale si è fatta carico di risolvere il problema di compatibilità sorto in seguito alla collocazione della Moschea in un locale preso in affitto in Via Borgovecchio; pertanto ha concesso in affitto un proprio locale in Via Mandrio adibito a luogo di culto a partire dal gennaio 2001 come soluzione temporanea in vista di una soluzione stabile e consona alle crescenti esigenze di poter disporre di un luogo di culto come pubblicamente annunciato sugli organi di stampa e in Consiglio Comunale nel corso del 2001.



Per tale motivo l'Amministrazione Comunale ha individuato un terreno che è disponibile a cedere a prezzo di mercato alla comunità islamica al fine che vi venga costruita con propri fondi una moschea.



CONSTATATO CHE

La vendita proposta nell'atto in oggetto è subordinata all'approvazione del progetto da parte della Giunta,







IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA LA GIUNTA A CONSIDERARE PER APPROVAZIONE DEL PROGETTO LA PIU' AMPIA ACCEZIONE INTENDENDO CHE:



1) il progetto sia, nelle dimensioni e nelle forme, adeguato alle esigenze di culto ma nello stesso tempo compatibile con il territorio in cui va ad inserirsi e sufficiente a garantire le esigenze di tutta la comunità islamica della città di Correggio;



2) il progetto sia accompagnato da un percorso di informazione, conoscenza reciproca e confronto aperto a tutta la cittadinanza sui temi dell'Islam, del confronto tra culture e religioni diverse e della compatibilità tra queste culture e religioni con i diritti e i principi costituzionali e le leggi fondamentali del nostro paese;

tale percorso dovrà avere come obiettivo la definizione e la condivisione, attraverso percorsi condivisi, di un PATTO DI CITTADINANZA basato sul rispetto dei principi costituzionali di laicità dello Stato, di uguaglianza dei sessi, di non discriminazione, di tolleranza e di libertà di opinione per garantire la convivenza tra cittadini provenienti da tradizioni, culture e religioni diverse;



3) si tenga conto del percorso di costruzione di un ampio consenso sull'iniziativa da parte della cittadinanza perché possa essere vissuto come tappa di un percorso di integrazione e non invece come momento di divisione;





IMPEGNA INOLTRE L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE



a promuovere ulteriormente progetti di integrazione dei cittadini immigrati a Correggio (a livello educativo, di assistenza sociale, culturale, sportiva, ecc.);







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CONSIGLIO COMUNALE DI CORREGGIO DEL 25 OTTOBRE 2002



INTERVENTO DELL'ASSESSORE ALLE POLITICHE SOCIALI DAVIDE BEZZECCHI



1)

La discussione in merito alla vendita del terreno per la costruzione della Moschea - che rappresenta se si vuole un simbolo - ci permette di affrontare la riflessione relativa al vero tema che è la convivenza e se possibile l'integrazione di cittadini con tradizioni, culture e religioni diverse.



Dobbiamo essere infatti consapevoli della sfida epocale che tutto il nostro paese e noi compresi stiamo vivendo e vivremo nei prossimi anni: la sfida della convivenza pacifica e dell'integrazione di popolazioni con tradizioni, religioni e usi diversi dai nostri; il fenomeno migratorio rappresenta una delle due/tre grandi sfide che il mondo occidentale deve affrontare in questi anni.



Chi ha responsabilità politiche e amministrative ha il dovere, la responsabilità di affrontare in modo serio questa sfida insieme alle varie componenti della città/comunità che rappresentiamo.

Noi abbiamo scelto di non subire il problema, di non subire questa sfida ma di governarla e di affrontarla con coraggio.



2)

La nostra città è già cambiata profondamente e cambierà ancora: il fenomeno migratorio ha visto per varie ragioni l'arrivo sul nostro territorio di oltre 1000 persone provenienti da paesi lontani: queste persone hanno fatto la scelta di vivere a Correggio e di stabilirsi qui per la grande parte con la propria famiglia facendo un investimento e una scelta definitiva.



Oggi essi svolgono una funzione importante per il nostro sistema economico-sociale.



E' nostro dovere quindi garantire all'immigrato che viene da noi l'ospitalità, i servizi e quanto necessario per garantire una migliore convivenza civile e se possibile integrazione piena.



3)

Vogliamo però anche tranquillizzare chi non condivide la nostra posizione: non siamo anime candide ne tantomeno ingenue: non siamo degli idealisti che nel nome di una solidarietà astratta pensano che non ci siano problemi.



Questi problemi ci sono ben chiari come ad esempio il rapporto tra religione Mussulmana e il principio della laicità dello Stato, del diritto famigliare, della poligamia, della ruolo della donna e quindi dei principi di tolleranza, uguaglianza, non discriminazione.



Anche noi ascoltiamo la CNN e Al Jazeera: anche noi abbiamo provato sgomento per gli attentati terroristici compiuti in America e proviamo preoccupazione per quello che nel mondo sta succedendo.



Non dobbiamo però commettere il grave errore di confondere l'islam e i mussulmani con i terroristi islamici e l'integralismo.



Dobbiamo invece favorire il dialogo, il confronto e l'integrazione con i mussulmani moderati e tutti coloro che rispettano le nostre tradizioni e i nostri principi.



Anzi solo così pensiamo si possano favorire e aiutare quei mussulmani che vogliono vivere da noi professando la propria religione e coltivando le proprie tradizioni nel rispetto delle nostre leggi e principi.



Correggio ha una lunga tradizione di solidarietà ed ha già dimostrato capacità di integrazione in questi anni: non a caso gli stessi rappresentanti delle comunità di extracomunitari hanno più volte affermato di trovarsi bene a Correggio.



Questo credo anche grazie alle politiche di integrazione promosse e realizzate dall'A.C.

Io rivendico con orgoglio i progetti per l'integrazione degli immigrati che l'AC ha sviluppato in questi anni: dalla scuola, alla casa, dallo sport, alla cultura,……



Ciò ha portato ad avere un dialogo franco e costruttivo con le Associazioni di rappresentanza dei cittadini extracomunitari:

Anche a questo proposito rivendico il dialogo costruttivo che in questi anni siamo riusciti ad instaurare sia con l'Associazione dei Pakistani che con l'Associazione Araba di Cultura Islamica che rappresenta un canale di dialogo da non spezzare ma bensì da coltivare.



Alla comunità islamica diciamo: c'è il tempo dei diritti da rivendicare ma c'è anche il tempo della responsabilità e dei doveri da esercitare: primo fra tutti il rispetto dei nostri principi costituzionali e delle tradizioni, culture e religioni che caratterizzano la nostra civiltà. Questo è il momento per esercitare tale senso di responsabilità.



questo serve a favorire il percorso di integrazione, a superare i pregiudizi e le possibili incomprensioni.



4)

Vicenda Moschea; è opportuno ricostruire i fatti: l'Amministrazione si è impegnata insieme alle associazioni che rappresentano la comunità islamica a individuare soluzioni compatibili e dignitose per l'esercizio del diritto di culto dopo che era stata investita dal problema sollevato da un gruppo di cittadini come peraltro apparso su numerosi organi di stampa e affermato pubblicamente in Consiglio Comunale ad inizio 2001..



Su esplicita richiesta infatti di un gruppo di cittadini l'Amministrazione Comunale si è fatta carico di risolvere il problema di compatibilità sorto in seguito alla collocazione della Moschea in un locale preso in affitto in Via Borgovecchio; pertanto ha concesso in affitto un proprio locale in Via Mandrio adibito a luogo di culto a partire dal gennaio 2001 come soluzione temporanea in vista di una soluzione stabile e consona alle crescenti esigenze di poter disporre di un luogo di culto come pubblicamente annunciato sugli organi di stampa e in Consiglio Comunale nel corso del 2001.



Per tale motivo l'Amministrazione Comunale ha individuato un terreno che è disponibile a cedere a prezzo di mercato alla comunità islamica al fine che vi venga costruita con propri fondi una moschea.



5)

Da oggi parte una nuova fase del processo di integrazione: una fase se volete più impegnativa della semplice accoglienza materiale in cui tutta la nostra comunità deve fare con responsabilità la propria parte; ci impegniamo infatti affinchè prima che la vendita del terreno si concretizi:



Il progetto esecutivo di costruzione della Moschea sia esaminato ed approvato dalla Giunta comunale;



Il progetto sia, nelle dimensioni e nelle forme, adeguato alle esigenze di culto ma nello stesso tempo compatibile con il territorio in cui va ad inserirsi e sufficiente a garantire le esigenze di tutta la comunità islamica della città di Correggio;



Venga realizzato un percorso di informazione, conoscenza reciproca e confronto aperto a tutta la cittadinanza sui temi dell'Islam, del confronto tra culture e religioni diverse e della compatibilità tra queste culture e religioni con i diritti e i principi costituzionali e le leggi fondamentali del nostro paese;



Tale percorso dovrà avere come obiettivo la definizione e la condivisione, attraverso percorsi condivisi, di un PATTO DI CITTADINANZA basato sul rispetto dei principi costituzionali di laicità dello Stato, di uguaglianza dei sessi, di non discriminazione, di tolleranza e di libertà di opinione per garantire la convivenza tra cittadini provenienti da tradizioni, culture e religioni diverse;



Questa è la grande sfida che ci deve vedere impegnati con responsabilità.



6)

Ci sono alcuni nodi ancora aperti che non vanno tuttavia sottovalutati quali il problema della effettiva rappresentanza di tutta la comunità islamica: deve servire a tutti i mussulmani della città di Correggio, il problema delle fonti di finanziamento, il problema delle funzioni della Moschea; luogo di culto e di aggregazione: no alla scuola alternativa alla scuola pubblica, no alla moschea come ghetto: sarebbe per tutti un grave errore.



A questo proposito il sostegno della Commissione diocesana per il dialogo con l'Islam ci conforta e ci sprona.